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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Il passo Gavia

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A inizio settimana mi imbatto in un articolo di giornale che informa che domenica 26 luglio la strada che porta al passo Gavia sarà chiusa al traffico veicolare Quale migliore occasione per cimentarsi nella scalata di un altro mostro sacro del ciclismo? Subito informo Manuele che accetta di buon grado e anche suo padre Vincenzo, noleggiando la solita ebike, sarà della partita. Trascorriamo tutta la settimana a consultare febbrilmente i più svariati siti di meteo perchè la situazione sembra incerta e, dovendo salire oltre i 2600 metri, non possiamo affrontare l'impresa con condizioni climatiche avverse. Fortunatamente il tempo volge al bello, quindi ci diamo appuntamento per le 9 in punto a Ponte di Legno. Durante le due ore in macchina per raggiungere l'Alta Valle Camonica, il pensiero va a tutte le leggende che riguardano il Gavia, una vetta ciclisticamente quasi sinistra che, al solo nominarla incute timore negli appassionati delle due ruote a pedali. La tappa del 1988 e ...

Baremone, Maniva e Crocedomini

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E' da anni che con Manuele discutiamo di questo giro che partendo da Anfo, sulla sponda occidentale del lago d'Idro sale al Baremone, per poi proseguire fino al passo del Maniva, doppiare i quasi 2.200 metri del Dosso dei Galli, dove dei vecchi ripetitori della Nato, residuato della Guerra Fredda, troneggiano sul cocuzzolo della montagna ed arrivare al passo Crocedomini, punto d'incontro delle tre maggiori valli bresciane, Valtrompia, Valsabbia e Valcamonica. Da lì si scende al Gaver, si attraversano gli abitati di Val Dorizzo e Bagolino e si va a completare l'anello; Manu dice che da quando ha iniziato ad andare in bici seriamente sogna di riuscire a farlo. Quando ne parlavamo qualche mese fa, i 70 km conditi da quasi 2.300 metri di dislivello mi sembravano un scoglio troppo duro per le mie possibilità. Dopo essermi messo a dieta, aver perso più di dieci chili ed essermi allenato con costanza, però, ho deciso che quest'anno ci avrei provato. Manuele, con la sua for...

Giro dei quattro passi del Sellaronda

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Come si intuisce dal titolo del blog, non c'è nessun intento agonistico-cronometrico nei miei giri in bici: solo la voglia di arrivare in cima, scollinare e godermi la discesa con il cuore colmo di gioia per avercela fatta un'altra volta. Questo meraviglioso giro, fatto in solitaria lunedì 6 luglio del 2020, avrei dovuto affrontarlo con il mio amico Manuele, con cui ne parliamo da anni, ma purtroppo problemi vari gli hanno impedito di raggiungermi in val Gardena. C'è da dire che è più indicato per le bici da corsa, ma io l'ho compiuto in mountain bike, sia perchè al momento sono sprovvisto di bici da corsa, sia perchè il tracciato dedicato alle mountain bike, su cui si corre il mitico Sellaronda Hero, prevede oltre 3000 metri di dislivello e la mia condizione atletica non me lo consente... La partenza è da Santa Cristina, all'Hotel Cristallo dove sono alloggiato e, non appena messe le ruote in strada, subito mi si presenta uno strappo modello rampa di garage che r...